martedì 22 aprile 2014

Giornalista promossa in femminismo, bocciata in matematica

Marta Serafini, giornalista del Corriere della Sera, non conosce la matematica e pensa che tutte le altre donne siano come lei. Scrive testualmente “I numeri non lasciano scampo. Il gap tra maschi e femmine sullediscipline tecnico-scientifiche nel nostro Paese è più alto che nel restod’Europa.
Una sentenza inappellabile, definitiva, peccato che per rinforzare il concetto alleghi una tabella che dice esattamente il contrario! Lo so è incredibile, eppure non è un mio fotomontaggio, tra i Paesi riportati l’Italia e la Grecia sono quelli con il gap più basso! Forse la giornalista ha letto la classifica non capendo che è stilata sulla base del numero totale di laureati, quindi sia maschi che femmine. Quindi l’unico gap evidente che c’è con l’estero riguarda la percentuale di maschi italiani laureati in materie scientifiche, che è molto più basso che nel resto d’Europa.
Per non farsi mancare la classica spiegazione social deterministica, la Serafini ci fa anche sapere che il gap di genere (come abbiamo visto in realtà inesistente) è causato dai giochi che le bambine fanno da piccole, dimostrando quindi che ai tempi della scuola, forse a causa di un brutto attacco influenzale, la Serafini si è persa, insieme alla lezione sulle percentuali, anche quella sui Promessi Sposi, altrimenti saprebbe che giocare con bambole vestite da suore non rafforza granché la futura vocazione per la vita da convento….
Serafini fai una bella cosa: comincia a colmare tu il gap e prendi un po’ di ripetizioni.

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